Fonte: cinquequotidiano.it

Non si placa la polemica sugli aumenti del pedaggio autostradale sulla A24 e sulla A25 in vigore già dal primo dell’anno. Gli adeguamenti tariffari in questione hanno fatto registrare un più 3,45% sulle tariffe della concessionaria Strada dei Parchi. “Siamo consapevoli del momento di crisi” ha detto Cesare Ramadori, Ad della società “ma il 57% delle nostre tariffe vanno alla parte pubblica mentre con il 43% dobbiamo garantire il servizio“.

Il coro delle polemiche non si ferma, partendo dal deputato di Sinistra Italiana Gianni Melilla che ha dichiarato “Su 27 concessionarie autostradali italiane solo 7 rincarano nel 2016 i pedaggi” L’aumento è ancora più ingiusto se si considera lo stato dell’autostrada dei parchi, ormai vecchia e insicura. Il suo alto costo scoraggia il traffico automobilistico visto che per andare a Roma si spende più per il pedaggio che per la benzina. E anche per quanto riguarda il servizio di ristoro e dei combustibili vi è da rilevare la vergogna di cento chilometri di autostrada tra Pescara e Avezzano senza nessuna stazione di servizio”.

Non solo l’Abruzzo, anche nel Lazio si registrano tratti dal costo stratosferico quali il collegamento tra Tivoli e la Barriera di Roma Est che per pochissimi minuti di percorrenza (3/4 minuti) prevede un pedaggio di ben 2,20€. La soluzione deve essere imminente. A rischio non solo i privati ma anche i trasporti pesanti e commerciali sulle strade in questione.