Dal 1 Gennaio cambiano le regole per le revisioni sia per auto che per le moto che saranno filmate da una telecamera puntata direttamente sul banco prova.
La richiesta di nuove regole è stata sollevata da tutti gli operatori del settore, che in questi anni, hanno agito onestamente a fronte di una piccola parte di centri autorizzati che agevolavano le “promozioni” di vetture e moto non proprio perfettamente a norma causando danni di immagine ma anche economici a tutti i protagonisti del mercato.

E adesso cambia tutto, infatti la revisione eseguita sull’autovettura dovrà essere effettuata sotto l’occhio vigile della videosorveglianza, comunicata in tempo reale alla Motorizzazione Civile e quindi strettamente monitorata, così come previsto dal nuovo protocollo per le revisioni denominato “Mctcnet2“.

Se gli autoriparatori onesti salutano con soddisfazione questa novità, sorgono preoccupazioni per i centri di revisioni che sono costretti all’acquisto di nuove attrezzature che comporteranno sia un deciso aumento dei costi sia un nuovo numero di adempimenti burocratici da rispettare. Per adeguarsi alle disposizioni previste dal nuovo protocollo, i centri autorizzati hanno già sostenuto nel giro di pochi mesi una spesa di almeno 10.000 euro per macchinari e software, a fronte di una tariffa ministeriale che, ricorda la Cgia, è ferma da oltre 7 anni.
Il presidente, sia degli Autoriparatori sia della Cgia, Roberto Bottan ha spiegato che con la nuova normativa si avrà: “una maggiore sicurezza dei dati, un’imparzialità dei risultati e uno stop alle frodi sulle revisioni“.
La tariffa della revisione è stabilità dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e costa all’utente l’importo di 65,68 euro.

Sia per le auto sia per le moto la prima revisione va effettuata dopo 4 anni dall’immatricolazione per poi farla successivamente ogni due anni.