Fonte: ilfoglio.it

In una dichiarazione rilasciata recentemente Sergio Marchionne, ad di FCA, ha fatto intendere che il piano di rilancio di Alfa Romeo andrà incontro ad alcune modifiche, non tanto negli obiettivi di vendita quanto più nella strategia da adottare per raggiungere l’ormai noto traguardo delle 400000 vetture annue vendute per il 2018. La ragione di questa novità va cercata nella contrazione del mercato auto in Cina, uno di quelli su cui si puntava per il rilancio globale del Biscione. Ma vediamo nel dettaglio cosa dovrebbe accadere.

Innanzitutto, e questa è una buona notizia, i volumi di vendita non verranno rivisti al ribasso: fermo restando, dunque, le 400000 auto per il 2018, bisognerà rivedere non solo la strategia di lancio dei modelli, ma anche il peso da dare ai vari mercati mondiali. E’ allora prevedibile un ridimensionamento dei volumi inizialmente destinati al mercato cinese, che dovranno necessariamente essere assorbiti da Europa e Nord America.

Altra buona notizia: non verrà eliminato nessuno dei modelli previsto nel piano industriale di Maggio 2014. Sono pertanto confermati i 5 miliardi di Euro di investimenti necessari a ridare entro il 2020 una gamma completa ad Alfa Romeo, partendo dalla nuova Giulietta per arrivare a una berlina di segmento E capace di affrontare ad armi pari rivali del calibro di Audi A6, Bmw serie 5 e Mercedes classe E.

Lo scenario che si apre adesso prevede dunque una modifica della strategia commerciale, che ovviamente contemplerà la precedenza ai modelli che possono essere più spendibili in Europa e Nord America, senza ostacolare ovviamente il lancio della Giulia: si potrebbe allora azzardare un anticipo della nuova Giulietta a scapito della berlina di lusso prevista per il 2017, i cui volumi di vendita sarebbero stati sicuramente più sbilanciati verso la Cina che non verso l’Europa, affezionata maggiormente a vetture compatte.

Pare infine che per saperne di più bisognerà attendere Gennaio 2016, quando le modifiche verranno ufficializzate tramite un nuovo piano industriale. Nel frattempo toccherà alla Giulia, in vendita in tutte le versioni dopo il salone di Ginevra 2016, potenziare le vendite Alfa in Europa, attualmente molto fiacche.