Partiamo da un presupposto: il bollo auto, attualmente, si paga in Italia come in altri Paesi europei, anche se le differenze di prezzo sono abissali. Come tutti ben sapranno, l’esatta definizione della tassa citata poc’anzi è la seguente: “tributo locale, che grava sugli autoveicoli e motoveicoli immatricolati nella Repubblica Italiana, il cui versamento è a favore delle Regioni d’Italia di residenza”. Insomma, un grattacapo, se così possiamo definirlo, per chi possiede un veicolo nella penisola. Ma, vi siete mai chiesti come funziona la questione “bollo auto” in alcuni Paesi europei? In Germania, Francia, Inghilterra e Spagna, la tassa esiste, ma con alcune discrepanze.

GERMANIA – Nel territorio teutonico, la tassa sui veicoli viene tranquillamente pagata una volta ogni anno. L’importo viene calcolato in base ai cavalli dell’auto e alla cilindrata della stessa. La differenza di prezzo con l’Italia? Circa 80 euro in meno.

FRANCIA – Anche a pochi km dall’Italia, il bollo auto esiste, ma non come in Italia. Per essere più chiari: il prezzo della tassa automobilistica (sempre inferiore rispetto alla nostra penisola) viene dimezzato dopo 5 anni di possesso dell’auto e abolito definitivamente dopo 10 anni. Un bel risparmio per gli automobilisti, non credete?

INGHILTERRA – Oltremanica, la situazione relativa al bollo è facile da capire per tutti. Esistono due tariffe: per le auto a benzina e per le auto a diesel. Per la prima categoria, vale la cilindrata: se è sotto i 1550 cc l’importo da pagare sarà di 125 sterline (circa 170 euro); se supera, invece, i 1550 cc, il costo sarà di 205 sterline (circa 205 euro). Per i veicoli a diesel, l’importo viene quantificato in base all’emissione di inquinamento.

SPAGNA – Cilindrata, potenza fiscale e periodo dell’anno: sono queste i dati da tenere a mente per il pagamento del bollo nel territorio spagnolo. L’operazione si può concludere online, con dei costi molti bassi rispetto all’Italia (esempio: per un SUV di media cilindrata il costo sarà di circa 86 Euro).