Fonte: sportfair.it

Domenica scorsa Valentino Rossi ha conquistato la sua vittoria numero 113 e Luca Cadalora la sua prima nel ruolo di coach del Fenomeno italiano che sembra non conoscere le parole “peso degli anni”. Il modenese, tre volte iridato, 34 vittorie e 72 podi al suo attivo è stato conquistato dal pesarese dopo averlo conosciuto ed aver condiviso con lui una sessione di prove private a Misano alla guida della nuova Yamaha R1.
Rossi era su una versione standard, Luca su quella personale, superpreparata.

Il risultato è che adesso un campione del mondo è al servizio di un campione del mondo. Queste le parole rilasciate a GpOne.com “Devo dire che Valentino mi ha sorpreso. L’incontro con lui per me è stata una scoperta, lo giudico una specie di pilota-Frankenstein. E’ concentrato sull’obiettivo come lo era Eddie Lawson, estroso in pista e fuori come Kevin Schwantz, capace di improvvisare come Wayne Rainey, ed anche duro, tenace come Mick Doohan”. Così parla Cadalora che aggiunge:” io invece ho un dono osservo i piloti in pista, il comportamento delle moto e capisco molti problemi da dove originano”.

“Ammiro Rossi perché penso che se alla mia epoca avessi avuto solo un pizzico del suo carisma forse avrei combinato molto di più ma quello è carattere. Se non ce l’hai non te lo puoi dare“.