Mancano pochi giorni alla partenza della Dakar 2015, la grande maratona che, ormai dal 2009, per ragioni di sicurezza dei concorrenti si disputa in America Latina e non più in Africa.
La nuova edizione si presenta ricca di novità. Per cominciare partenza e arrivo saranno da Buenos Aires. Il via dopo la cerimonia di presentazione degli equipaggi sul podio allestito nei pressi della Casa Rosada (sede della presidenza argentina), è previsto per il 4 Gennaio. Poi i concorrenti si lanceranno in un percorso circolare che toccherà Cile, Bolivia e attraverserà per quattro volte le Ande, per fare ritorno nella capitale argentina il 17 gennaio, dopo 9.000 km di gara e 13 tappe.

Tra le novità di quest’anno spicca la reintroduzione, anche per le auto, di tappe marathon, eliminate dopo il 2005; si tratta di prove della durata di due giorni, durante le quali (notte compresa) non sono ammessi interventi esterni sui veicoli da parte del personale di assistenza. In pratica, a effettuare eventuali riparazioni e operazioni di manutenzione possono essere solo gli equipaggi stessi, eventualmente con l’aiuto di altri concorrenti.

Alla Dakar 2015 si sono iscritti 665 concorrenti, 138 dei quali in auto, 164 in moto, 64 su camion e 48 sui quad. Appartengono a 53 nazionalità diverse, tre delle quali inedite (provengono da India, Nuova Zelanda e Taiwan). Lungo il percorso sono attesi 3,9 milioni di spettatori, 2,5 milioni dei quali in Argentina. La ricaduta economica dell’evento è stata calcolata dall’Argentina in 150 milioni di dollari, cui se ne aggiungono 62 in Bolivia e 40 in Cile; dal 2009, oltre un milione di dollari è stato destinato dagli organizzatori in attività benefiche per le popolazioni delle zone interessate dalla manifestazione, utilizzati per la realizzazione di alloggi di emergenza e progetti d’integrazione sociale. Quasi 500.000 dollari sono stati invece investiti in progetti di compensazione delle emissioni dei veicoli e di tutela ambientale.