Quando si guida una vettura spesso non viene da soffermarsi su quanto sia complesso il suo funzionamento. Ci si limita, appunto, a guidarla, guardando le sue prestazioni, il motore potente, l’agilità, i sedili confortevoli e tutte quelle deliziose innovazioni digitali che gli ingegneri si trovano a realizzare per rendere la sua esperienza ancora più emozionante.

Eppure sono proprio le componenti di base, come i filtri ad esempio, a fare la differenza, quelle di cui maggiormente tendiamo a sottovalutare l’importanza. Un po’ come quando si cammina: non sono forse i muscoli e le cellule, così nascosti e vitali, a rendere fluida l’esecuzione dei movimenti?

In questo articolo vi parliamo di un’innovazione di recente introduzione, i filtri sinterizzati, di grande utilità per diversi tipi di aziende comprese quelle sempre all’avanguardia dell’automotive. A realizzarli sono realtà di eccellenza del Made in Italy come quella che puoi scoprire Qui. Esempi di un sapere che trova nell’ingegneria e nella creatività, che nel Belpaese davvero non mancano, il settore ideale di sviluppo teorico ma anche realizzazione pratica. Partiamo!

Filtri sinterizzati: di cosa parliamo e quali sono i vantaggi

Il filtro è una componente che presenta un ampio impiego a livello industriale, dove permette una maggiore pulizia all’interno dei flussi liquidi e gassosi; filtra, come dice la parola stessa. I filtri sono adoperati, oltre che nell’automotive, in diversi rami industriali, dall’idraulico al meccanico fino a quello farmaceutico e agroalimentare, solo per fare degli esempi.

Che cos’hanno in più i filtri sinterizzati? Sono maggiormente resistenti, sia alla corrosione sia alle alte temperature, riescono a durare a lungo nel tempo e sono estremamente versatili, grazie anche ai materiali metallici di qualità con cui sono realizzati. Il procedimento della sinterizzazione è quello di rendere componenti metalliche in forma di polveri per poi lavorarle nuovamente, creando così oggetti che presentano ancora più peculiarmente le caratteristiche originali degli elementi da cui traggono origine.

La sinterizzazione, conosciuta anche col nome di metallurgia delle polveri, permette la realizzazione di diversi articoli. Oltre i filtri sinterizzati ci sono anche i silenziatori, che consentono una riduzione importante del rumore, particolarmente indicati da adoperare in quelle industrie dove il chiasso è davvero assordante e la tutela dei lavoratori si rivela ancora più importante.

Tra i filtri che vengono adoperati nel mondo dei motori ci sono quelli per l’olio, il carburante, l’aria. Sono componenti che fanno la differenza per quanto riguarda le prestazioni della vettura e per le quali i filtri sinterizzati risultano una soluzione all’avanguardia.

I filtri sinterizzati si trovano in tre tipologie: in acciaio inossidabile, in bronzo, in tela e rete metallica. Ognuna presenta dei vantaggi e delle caratteristiche precise che possiamo sintetizzare così:

  • I filtri in bronzo sono maggiormente usati in campo idraulico grazie alla capacità di relazionarsi con l’acqua salata e sono resistenti alla corrosione.
  • I filtri in acciaio inossidabile sono impareggiabili quando le temperature raggiungono livelli importanti (rimangono stabili anche a 450°C).
  • I filtri a tela e rete metallica sono versatili e rispetto ai precedenti riescono a durare più a lungo.

Quando la prossima volta vi trovate alla guida della vostra auto pensate a quanti passi da gigante sta facendo l’ingegneria, la cui creatività non conosce sosta. Potrete sentirvi un po’ orgogliosi: i filtri sinterizzati sono un’innovazione Made in Italy di cui andare fieri. Dalle piccole cose nascono le imprese più grandi del resto, vero?