Ph: Eugenio Grosso

Una decisione che farà discutere per molto tempo e che riguarda tutti i cittadini italiani. Il Governo, infatti, ha varato nei giorni scorsi una legge errata sotto ogni punto di vista: sarà “depenalizzato” l’omissione di soccorso. In poche parole: un guidatore di un veicolo, se dovesse investire un pedone, o impattare con un altro mezzo, potrà anche non fermarsi per prestare soccorso, tanto mica va in carcere. Una notizia inaspettata, ma che presto diverrà, purtroppo, realtà con il decreto legislativo di attuazione della Legge delega 67/2014, che cancella, in un certo senso, tanti reati considerati evidentemente poco importanti per i politici italiani. Si può discutere sull’aumento delle tasse, del bollo auto, delle assicurazioni, del prezzo dei carburanti, ma eliminare il reato per l’omissione di soccorso è, francamente, una scelta che deve far riflettere chi sta a capo del Governo, e non solo. C’è da ricordare, comunque, che le autorità preposte, in base ai casi, decideranno per l’arresto o no.

Continuando a trattare questo delicato tema, i dati dell’Osservatorio Il Centauro-Asaps riguardo la prima decade del 2014 sono allarmanti: ci sono stati ben 464 casi di omissione di soccorso che hanno provocato la morte di 58 persone (tra anziani, pedoni, ciclisti e bambini), con un aumento del 35% rispetto allo stesso periodo del 2013. Da metà settembre dell’anno che si sta per chiudere, le morti sulle strade causate dai cosiddetti “pirati della strada” sono state più di 80. In aumento, infine, i guidatori drogati o ubriachi “protagonisti” di sinistri mortali, che si attestano al 22%.