Il supporto del Presidente del Consiglio per Rossi-ansa.it

Il caso Rossi-Marquez impazza sul web e il popolo di tutta Italia, chi più chi meno, si schiera a favore del Dottore, invocando a gran voce “giustizia” per un mondiale di MotoGp “falsato” da Marc Marquez dopo il fattaccio di domenica a Sepang. Non sono solamente i tifosi e fans del pilota pesarese a spezzare una lancia in suo favore, bensì ache autorità e nomi di rilievo dello sport, della musica e ultimo ma non per importanza, della politica.

RENZI PRO-VALENTINO
Infatti è arrivata prontamente anche la chiamata del Presidente del Consiglio Matteo Renzi che direttamente da Lima, durante la sua trasferta in Perù, ha voluto unirsi al coro a favore di Valentino Rossi, scomodandosi in prima persona per difendere un paladino dello sport italiano caduto nella trappola della provocazione.

La telefonata di Renzi al Dottore potrà fargli cambiare idea-makemefeed
La telefonata di Renzi al Dottore potrà fargli cambiare idea-makemefeed

ITALIA VS SPAGNA
Un duello del genere non lo si vedeva da tempo, Italia e Spagna si sfidano a colpi di “prime pagine” ed interventi sui social per difendere i propri idoli delle due ruote.
Giovanni Malagò, presidente del Coni commenta così il contatto Rossi-Marquez che ha sollevato il polverone: “Il Mondiale di Motogp è stato falsato”. “Valentino stesso ha riconosciuto di essere cascato nella provocazione. C’è una responsabilità da parte sua però io lo voglio assolutamente difendere e non per un fatto istituzionale. Credo che facendo così si sia falsato il Mondiale”.
Continua il Presidente del Coni: “Sono particolarmente vicino a Valentino e lo abbraccio forte”. Il pilota pesarese potrebbe decidere di saltare l’ultimo gp in Spagna, ma Malagò lo invita a cambiare idea.
“Capisco il suo rammarico e la sua rabbia perché oggettivamente sarebbe un risultato straordinario per lui vincere questo decimo mondiale dopo una stagione strepitosa,rileva Malagò. Se potessi dargli un consiglio gli direi invece di partecipare per non dare alibi e soddisfazione alle persone che hanno creato questi problemi. Ciò lo metterebbe in condizione di avere ancora più affetto da parte della gente e non solo della sua gente”.

Anche Vasco Rossi si schiera a favore del suo omonimo amico Valentino ed esprime così il suo sfogo su Facebook:

TAVECCHIO E LIPPI
“Ho visto il video tv dell’episodio tra Rossi e Marquez, un episodio che non scalfisce l’immagine di un campione come Valentino, noi italiani siamo più democratici, le altre nazioni fanno sinergie ma non fatemi aggiungere altro…”: così il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio
. “Valentino Rossi è caduto in un trappolone, io sto assolutamente con lui”. Così Marcello Lippi, parlando nel programma di Radio 2 ‘Non è un paese per giovani’, dopo quanto accaduto ieri nel Motomondiale. “Che tristezza chi dice che Valentino si meritava una punizione più grande. Come sempre, un grande campione suscita grande invidia”, aggiunge Lippi. “Valentino ha sbagliato, però… Un po’ di nervosismo, con tutto quello che gli è capitato, è comprensibile”, le parole dell’ex ct della Nazionale di calcio. Quel gesto, vero o presunto, potrebbe macchiare la carriera di Valentino un po’ come accadde per la famosa testata di Materazzi a Zidane nella finale Mondiale del 2006? “No, loro sono campioni e non hanno macchiato niente con quel gesto”, conclude Lippi.

Valentino Rossi: idolo in casa, odiato all'estero-ansa.it
Valentino Rossi: idolo in casa, odiato all’estero-ansa.it

GLI SPAGNOLI
Dalla Spagna intanto tuonano: “è caduto un idolo”, in riferimento al “calcio” di Rossi a Marquez domenica in Malesia, dipingendo il Dottore come un “antisportivo” uno scorretto, come se da sempre navigasse nel gioco sporco, come se la sua carriera meritasse di essere spazzata via, cancellata, di cadere nell’oblio per un gesto non ancora chiaro, nè nella dinamica nè nel reale intento.
Marca in prima pagina se ne usciva con una fotografia di un Marquez bambino abbracciato al suo idolo Rossi, foto ritoccata con un bel vetro rotto, a testimonianza dellla fine di un rapporto che forse non è mai nato, aldilà delle (s)scorrettezze in pista.

Il titolo perentorio di Marca-gazzetta.it
Il titolo perentorio di Marca-gazzetta.it

I TITOLI SPAGNOLI CONTRO ROSSI
“L’italiano macchia una leggenda, ma riceve una punizione ridicola: potrebbe ancora laurearsi campione a Valencia, dove partirà da ultimo”. Su El Pais e il Mundo, i due quotidiani più letti dagli spagnoli, viene dato rilievo a quanto accaduto sulla pista malese di Sepang.
“Rossi ha datto un calcio alla propria leggenda”, scrive El Pais. “Il gioco sporco (di Rossi) macchia una carriera gloriosa”, aggiunge il Mundo. Quest’ultima testata va oltre e aggiunge, in perfetto italiano: “Il Dottore Maligno”. “L’italiano ha messo in pericolo l’integrità fisica di Marquez”. Sul Pais si legge ancora: “Rossi dà un calcio al Mondiale della MotoGp”.

Le parole si sprecano, i fatti no. Rossi partirà ultimo l’8 novembre a Valencia, nella Spagna che odia Rossi ed esalta Lorenzo e Marquez. Ma il web si muove, chi vincerà la sfida sui social? l’hashtag è sempre #IOSTOCONVALE.