Volkswagen, partner di Google nello sviluppo di Android Auto, ha deciso di mettere alcuni paletti all’accordo, puntando sullo sviluppo di piattaforme “separate” da quelle usate dal gigante di Mountain View. Una posizione condivisa anche da Daimler che prefigura un braccio di ferro su big data e veicoli connessi.

Il Ceo del Gruppo di Wolfsburg, Martin Winterkorn ha tenuto a precisare: “Siamo interessati alla connessione con i sistemi di Google ma vogliamo restare padroni delle nostre auto. Sul fronte della condivisione dati, può emergere un potenziale conflitto”. Insomma, sì ai servizi personalizzati, alla “portabilità” smartphone-infotainment che dovrebbe garantire Android Auto, ma senza esagerare nel mettere tutto a sistema.

Stessa idea per Daimler(Gruppo Mercedes) che tramite Dieter Zetsche, presidente di Daimler, si è detta pronta a sostenere la posizione “indipendentista” di Volkswagen. Si ritiene infatti che lo sviluppo di sistemi proprietari e autonomi sia la mossa giusta sia per evitare di appoggiarsi eccessivamente alle soluzioni di terze parti sia per “rafforzare la posizione” dei Costruttori nella collaborazione con Google. Insomma, per non essere “assimilati”, bisogna puntare i piedi.

Dal canto suo, Google continua a rafforzare la propria posizione nell’universo automotive, mentre Android Auto, il nuovo software che promette l’integrazione tra smartphone e sistema infotainment, è ormai pronto per sfidare Apple e CarPlay. Con Mountain View, oltre a Mercedes-Benz e Volkswagen, ci sono quasi 30 Case e 15 partner Oem: sulle piattaforme di gestione dei dati, però, sembra che alcuni Costruttori abbiano idee diverse proprio a tutela della sensazione sicurezza del cliente e del sistema auto.