Fonte: ilfoglio.it

Il grande rilancio di Alfa Romeo, sognato per anni e mai del tutto portato a compimento, è stato sicuramente uno degli argomenti più “caldi” dell’anno nel mondo dei motori: gli appassionati del marchio si sono infatti innamorati della Giulia, portavoce del rinnovamento che come è ormai ben noto a tutti passerà attraverso la trazione posteriore, un nuovo pianale e una famiglia di motori inedita, sviluppata ad hoc per Alfa. Il piano industriale del rilancio, presentato a Maggio 2014, prevedeva un totale di 8 nuovi modelli, da presentarsi entro il 2018: due del segmento D (ovvero, la Giulia e una sua variante di cui ancora non si hanno dettagli), due del segmento C (la Giulietta e una sua variante sedan), due UV (ovvero il suv di segmento D e quello di segmento E), una berlina del segmento E e infine una “specialty” ad alte prestazioni.

Il piano di Maggio 2014. Fonte: allaguida.it
Il piano di Maggio 2014. Fonte: allaguida.it

Tuttavia la strada si è presentata da subito in salita. La Giulia, clamoroso successo di pubblico e critica, ha subito un ritardo: la presenza a Francoforte della sola Quadrifoglio ha creato preoccupazione tra gli appassionati, che si aspettavano anche il debutto delle versioni standard. Da li in poi, è stato un susseguirsi di rumor, bufale e comunicati stampa, con Marchionne che già a Novembre aveva confermato modifiche al piano, dovute alla contrazione del mercato cinese (che sarebbe stato il mercato d’elezione del suv full size e della berlina di segmento E). Tuttavia Marchionne ha tenuto a Londra un incontro con gli investitori di FCA, che ci permette di ricapitolare la situazione, avendo adesso delle notizie “ufficiali”. Ecco, dunque, cosa succederà.

Fermo restando l’obiettivo delle 400000 unità vendute per l’anno 2018, la gamma non sarà completa prima del 2020: un ritardo di due anni dovuto alla crisi del mercato cinese, con conseguente taglio ai fondi di ricerca e sviluppo da qui al 2018. Il quadro sembra preoccupante, ma in realtà nessun modello verrà cancellato. Quello che avverrà sarà infatti una rimodulazione del lancio dei vari modelli, per dare la priorità a quelle auto i cui mercati di riferimento siano Europa e Stati Uniti: è probabile, dunque, che venga anticipata la nuova Giulietta con annessa variante Sedan, che potrebbe essere un’arma molto efficace per conquistare il mercato americano, in cui le compatte due volumi non godono ancora del totale favore del pubblico. Prima delle compatte, il 2016 vedrà anche la presentazione del D-Suv (atteso negli autosaloni per il 2017) e dei facelift di Mito e Giulietta, oltre che la vendita della Giulia. A far le spese di questa crisi, dunque, saranno i modelli alto di gamma: prioritari per fare buoni numeri in terra asiatica, sono quelli su cui c’è il maggiore scetticismo quanto ad un buon riscontro in Europa e negli Stati Uniti, dovendosi ricostruire praticamente da zero l’immagine del marchio.