Foto: consumatore.tgcom24.it

La decisione è arrivata e, nei prossimi giorni, potrebbe provocare migliaia di ricorsi. Al centro dell’attenzione ci sono gli autovelox, ossia apparecchi “usati” per il controllo della velocità dei mezzi sulle strade. Come riporta ilgiornale.it, la Corte Costituzionale ha detto no a una modifica sul Codice della strada: gli apparecchi devono essere sottoposti a controlli periodici. E’ questa, in sintesi, la decisione sugli aggeggi elettronici dopo che un cittadino ha fatto ricorso fino alla Corte Suprema.

La sentenza è chiara, come si può leggere grazie a queste righe riportate dal portale menzionato poc’anzi: “i fenomeni di obsolescenza e deterioramento possono pregiudicare non solo l’affidabilità delle apparecchiature, ma anche la fede pubblica che si ripone in un settore di significativa rilevanza sociale, quale quello della sicurezza stradale. Appare evidente che qualsiasi strumento di misura, specie se elettronico, è soggetto a variazioni delle sue caratteristiche e quindi a variazioni dei valori misurati dovute ad invecchiamento delle proprie componenti e ad eventi quali urti, vibrazioni, shock meccanici e termici, variazioni della tensione di alimentazione. L’esonero da verifiche periodiche, o successive ad eventi di manutenzione, appare intrinsecamente irragionevole”.

Adusbef e Federconsumatori, le due associazioni a tutela dei consumatori, si dicono soddisfatti in virtù di un provvedimento che “ristabilisce la legalità violata da enti locali adusi ad appaltare a terzi gli agguati con autovelox ed altri strumenti di rilevazione della velocità, in cambio di una percentuale sugli incassi”. Affermazioni che aprono a una possibilità, quella dei ricorsi da parte dei cittadini, proprio come riportato dal sito federconsumatori.it sul quale si può leggere come le due associazioni “nel plaudire all’ennesima sentenza della Corte Costituzionale che ristabilisce il diritto ed i principi di costituzionalità, violati da norme spesso scritte per favoritismi (in questo caso gli Enti locali), che avevano fatto una battaglia contro tecnica degli agguati, appalti a terzi ed uso punitivo sconsiderato, invece che educativo, mettono a disposizione i loro uffici legali per gli eventuali ricorsi di cittadini vessati che potrebbero aver subito multe e sanzioni stradali illegittime”. Insomma, il caos è appena iniziato e ne sentiremo parlare parecchio.