Nella scelta della nuova auto il tema alimentazione è quanto mai centrale: le auto ibride plug in rappresentano l’anello di congiunzione tra i tradizionali modelli dotati di motore endotermico e le più evolute auto elettriche. Tutte e tre le soluzioni sono più che valide, e ciascuna offre il meglio di sé in determinate condizioni d’utilizzo. Per capire quale motorizzazione possa adattarsi alle proprie esigenze è utile fare un confronto tra le diverse tecnologie, tenendo sempre bene a mente le proprie necessità.

Per fare un confronto chiaro è utile procedere in ordine cronologico, analizzando dapprima le auto con motore a combustione interna per proseguire poi con le altre. Le auto con propulsore tradizionale possono vantare uno sviluppo lungo oltre un secolo. I moderni motori a diesel e a benzina hanno raggiunto un tale grado di affinamento da rappresentare lo stato dell’arte dell’ingegneria legata al settore automotive.

I due carburanti presentano rendimenti diversi, di conseguenza le auto a diesel e a benzina presentano peculiarità differenti. Un moderno propulsore diesel può vantare eccellenti doti di affidabilità e consumi decisamente contenuti, ma per sfruttarlo al meglio bisogna affrontare preferibilmente lunghi viaggi ad andatura costante. In queste condizioni l’auto può percorre centinaia di migliaia di chilometri senza dare un problema, e senza consumare troppo carburante, a patto di curare l’auto con la manutenzione ordinaria in maniera puntuale.

Le auto a benzina sono la soluzione più indicata per chi si muove sia in città sia in extraurbano, senza dover percorrere un gran numero di chilometri ogni anno. Questi propulsori sono notoriamente robusti, prestazionali ed elastici. A differenza dei diesel rendono meglio nei piccoli spostamenti cittadini, perché raggiungono velocemente la temperatura di esercizio ottimale e con essa ne guadagnano efficienza, consumi e affidabilità. Le loro varianti a metano e GPL portano in dote anche consumi contenuti, e sono ideali per chi percorre un elevato chilometraggio annuale.

Poi ci sono le elettriche, la cui diffusione è ancora rallentata dalla difficoltà di approvvigionamento energetico e dall’elevato costo dei modelli attualmente in produzione. Quando verranno risolti questi problemi, rappresenteranno la soluzione migliore per la mobilità di massa. In città offrono un’efficenza elevatissima.

La soluzione sta nel mezzo.

Sulle lunghe tratte extraurbane, in particolare in autostrada, le elettriche non sono così efficienti come nel traffico cittadino, perché non possono fare affidamento sulla frenata rigenerativa. In queste condizioni l’autonomia della batteria scende sensibilmente, e con essa la praticità di un’auto che dovrà effettuare lunghe soste per la ricarica.

Le auto ibride, e in particolare le ibride plug-in rappresentano la soluzione attualmente più efficace ai problemi di sostenibilità ambientale. Presentano due motori, uno termico e uno elettrico, che possono lavorare da soli o in coppia. Quando è in funzione il solo motore elettrico l’auto non produce emissioni, e quando l’autonomia della batteria non è più sufficiente entra in gioco il motore termico. Quando c’è bisogno della massima potenza i due propulsori possono lavorare insieme.

Il funzionamento congiunto dei due motori permette al termico di lavorare nelle migliori condizioni possibili, perché l’elettrico fornisce coppia in abbondanza e questo si traduce in un drastico calo di emissioni e anche dei consumi di carburante. Le auto ibride plug-in possono essere ricaricate mediante colonnina, e recuperano parte dell’energia attraverso la frenata rigenerativa, come sulle elettriche.