Fonte foto: saramascitti.it

Il bollo auto, da sempre, crea polemiche per tutti i proprietari dei mezzi. Una tassa, secondo molti, inutile da pagare anche per le somme molto alte che vanno a colpire sempre più le tasche dei cittadini, esasperati di tutto questo. A rincarare la dose, poi, è intervenuto anche il Governo che, a fine 2014, ha deciso di far entrare in vigore alcuni provvedimenti da applicare alla Legge di Stabilità che ha colpito i cosiddetti mezzi storici con età compresa tra i 20 e i 29 anni. Però, esistono casi per l’esenzione del pagamento del bollo auto. Vediamoli insieme con tutto quello che c’è da sapere.

Sono esenti dal pagamento della tassa, i mezzi adibiti al trasporto di persone disabili. Rimanendo sempre su questa categoria, la tassa non deve essere pagata da: persone con gravi problemi motori, persone affette da psichici e mentali, persone con pesanti ostacoli delle capacità di deambulazione, sordomuti e non vedenti. Ci sono differenze relative ai mezzi di trasporto. Infatti, “l’immunità” spetta ai proprietari di auto o sidecar, a patto che non vengano usati per il trasporto promiscuo. Per questa “categoria” esistono delle regole ben precise: la cilindrata del veicolo a benzina non deve superare i 2000 cc, mentre per i mezzi a diesel basta non oltrepassare la soglia dei 2800 cc. Se l’auto è intestata anche al familiare che ha in carico il disabile (parlando in termini fiscali), l’esenzione è ugualmente totale senza nessun problema.

Le persone affette da problemi citati in precedenza, devono presentare alcuni documenti per ottenere il pass utile a non pagare il bollo entro e non oltre i 90 giorni dalla data di scadenza del pagamento. Il modulo deve essere esibito all’ufficio tributi della regione di appartenenza o di residenza. In base alla disabilità, ovviamente, i documenti cambiano.

Bollo auto scaduto: ecco le sanzioni previste