Fonte: gestoricarburanti.it

Il caro carburanti è forse uno dei maggiori crucci dell’automobilista italiano: la quantità enorme di accise, inserite anno dopo anno nel prezzo finale alla pompa, ha reso sempre più spiacevoli le soste al distributore. Tuttavia il nord Italia confina con stati, tra cui la Slovenia, in cui il rifornimento costa sensibilmente meno: era inevitabile, dunque, la nascita di un business illegale. In effetti, il fenomeno del contrabbando sta assumendo in questo periodo dimensioni allarmanti, come non accadeva dai tempi della guerra.

A Gorizia, stando a quanto riporta il sito gestoricarburanti.it, la Guardia di Finanza ha denunciato 64 persone e ne ha arrestate 13, per traffico internazionale di gasolio. L’operazione, partita a Maggio 2014, ha svelato una vera e propria rete di distribuzione e stoccaggio del carburante: il gasolio proveniva da raffinerie dislocate in Slovenia, Ungheria, Slovacchia e Bulgaria ed era destinati alle province di Bari, Foggia, Napoli, Salerno, Caseria, Brescia, Pistoia, Milano, Verona, Bergamo, Latina e Fresinone e ai depositi, poi sequestrati, di Poggiomarino (Napoli), Cerignola (Foggia), Altamura (Bari), Tivoli (Roma) e Montichiari (Brescia), dove veniva stoccato in veri e propri depositi di carburante abusivi e successivamente venduto a privati cittadini per essere utilizzato nei comuni mezzi di trasporto.

Semplice l’espediente utilizzato: gli indagati, ricorrendo a staffette per evitare i controlli e a falsi documenti di trasporto, entravano in Italia tramite il confine di Gorizia, trasportando il gasolio su autoarticolati, in cui in teoria sarebbero dovuti essere presenti oli lubrificanti. Le Fiamme Gialle hanno poi eseguito anche il sequestro preventivo di beni per 3,6 milioni di euro, dopo aver constatato il consumo in frode di nove milioni di litri di gasolio e l’evasione di accise per 5,6 milioni (una cifra che da il polso di quanto lo Stato riesca ad incamerare sui carburanti).

Come risvolto positivo della vicenda,i quasi 500 mila litri di carburante sequestrato sono stati assegnati per finalità istituzionale a Vigili del Fuoco, Esercito e Croce Rossa.