Fonte: bmwblog.com

Nel mondo dell’automotive la parola chiave, ormai da parecchio tempo, è sinergia. Le case tendono sempre meno a produrre modelli che non condividano nulla con il resto della loro gamma, con due effetti possibili: se da una parte molti costruttori hanno trovato una buona soluzione nelle joint-ventures, ovvero lo sviluppo congiunto con un altro (o con diversi altri) produttore, chi vuole mantenere un certo grado di indipendenza preferisce progettare diverse varianti di un modello, sfruttando una piattaforma comune e massimizzando così i profitti.

Nel secondo caso si inquadra il polo industriale costituito da Bmw e dal suo marchio satellite, Mini: tralasciando una recente collaborazione con Toyota, il brand bavarese ha scelto la via della differenziazione del portfolio prodotti. L’ultima, clamorosa per certi versi, aggiunta potrebbe essere una versione tre volumi e quattro porte della Mini. Si tratterebbe, per questa terza generazione “moderna” dell’iconica compatta inglese, del quinto modello appartenente ad una famiglia tutta sviluppata attorno alla piattaforma a trazione anteriore UKL. L’indiscrezione proviene dalla rivista Autocar e se, dalla casa non è ancora giunta una conferma ufficiale, pare che il progetto stia comunque procedendo a passo sostenuto.

Sotto la carrozzeria, di foggia dunque tradizionale, dovrebbe nascondersi la piattaforma usata sulla Mini Clubman: il passo di 2.67 m proietterà così la sedan nell’agguerrito segmento C, per una lunghezza esterna che dovrebbe superare i 4.30 m. La variante quattro porte è strategica in particolar modo in due mercati, i quali possono assicurare cospicue vendite: si tratta degli Stati Uniti e della Cina, paesi in cui i consumatori subiscono l’ascendente delle compatte con passaporto europeo.

Non esistono ancora date in merito a produzione e conseguente commercializzazione, ma ci si aspetta che Mini annunci l’arrivo della variante a fine anno, forse in occasione del Salone di Parigi, in concomitanza con la presentazione della seconda generazione della Mini Countryman.

Fonte: bmwblog.com
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