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La sicurezza sulle strade sta diventando sempre più importante, specialmente alla luce di molti incidenti che provocano un grande numero di decessi. Il nuovo disegno di legge del Codice della Strada, come già ampiamente trattato, prevede l’applicazione di norme che andrebbero a smascherare i “furbetti”, sempre in prima linea su revisioni, assicurazioni false e tanto altro. Questi sistemi di monitoraggio, con l’uso di telecamere sulla strada, però stanno causando lamentele dei cittadini che, a loro modo di vedere, si sentono osservati 24 ore al giorno. Automobilisti e motociclisti? Nessuna differenza, la nuova tecnica, se così possiamo definirla, colpirà tutti, anche se ci sono delle “disuguaglianze”.

Se per chi guida un’auto, ci sono poche possibilità di scampare all’occhio vigile di Targa System, ossia il “Grande Fratello stradale”, stessa cosa non può certo dirsi per chi possiede una moto in virtù di una sorta di malfunzionamento delle telecamere che, anzichè fotografare il numero di targa, immortala la lamina posta sulla parte posteriore del mezzo. Un bel problema per gli addetti ai controlli che, nei prossimi anni, potrebbero avere un aiuto importante.

Targa System, tanto per fare chiarezza, è quel sistema che, grazie all’immagine della targa, smaschera attraverso informazioni inviate a una Banca Dati centralizzata collegata con Viminale e Motorizzazione, tutti quei mezzi non in regola (assicurazione e revisione scaduta tanto per citare due esempi). Fino a qui tutto nella norma, ma questa tecnica innovativa fotografa solo le targhe anteriori dei veicoli che, come tutti ben sappiamo, sulle moto non c’è.

E allora? Come riporta il portale heavyrider.corriere.it, il Ministro dei Trasporti starebbe pensando di introdurre il “montaggio” della targa anteriore anche in Italia, così come avviene a Singapore e a Macao. Al momento, comunque, non essendoci conferme ufficiali, si tratta di una possibilità lontana, ma attenzione alle idee del Parlamento italiano.