Anticipata dai teaser di qualche mese fa, Porsche ha finalmente svelato quello che è più di un semplice restyling della sua spider di accesso: la Boxster, ormai presente nei listini della casa tedesca da un ventennio, cambia nome e, soprattutto, cambia unità propulsive.
Iniziamo dal nome: Boxster viene adesso preceduto da 718, numerazione storica per Porsche. Le novità più sostanziose arrivano però, come detto, da sotto il cofano: La 718 Boxster segna infatti il ritorno di Porsche ai motori quattro cilindri, dopo la fine della produzione della 968 nel 1995. Tuttavia, il downsizing (sempre che così si possa chiamare in questo caso) è senza compromessi: due le unità, un 2.0 e un 2.5. Entrambi turbocompressi, portano in dote l’architettura boxer a cilindri contrapposti tanto cara a Porsche e sviluppano una potenza di 296 e 345 cv rispettivamente. I nuovi quattro cilindri promettono di non far rimpiangere nulla rispetto ai sei cilindri uscenti, dichiarando prestazioni ed efficienza migliori: La 718 Boxster (dotata del 2.0) copre lo 0-100 in 4.7 secondi, contro i 5.6 del modello uscente, e raggiunge una velocità massima di 275 km/h, dichiarando un consumo medio di 17 km/l nel ciclo combinato. Dati ancora più esaltanti per la 718 Boxster S: 0-100 in 4.2 secondi, velocità massima di 285 km/h e consumo medio di 16 km/l nel ciclo combinato.
Le novità si riflettono anche all’esterno: nuovi paraurti anteriori, prese d’aria maggiorate e fanaleria posteriore di disegno inedito distinguono la 718 Boxster dal modello uscente. Non mancano poi il cambio doppia frizione PDK, rivisto nel funzionamento per l’occasione e il sistema PASM, offerto come optional, che permette un controllo attivo delle sospensioni.
La presentazione ufficiale al pubblico avverrà in occasione del Salone di Ginevra 2016, dove verrà svelata (con ogni probabilità) anche la 718 Cayman.
Fonte: autoevolution.com 