Fonte: forexinfo.it

La spesa degli automobilisti potrebbe aumentare di 1000 miliardi entro il 2030 a seguito dei consumi “falsati” smascherati dal recente scandalo della Volkswagen. Secondo l’European Federation for Transport and Environment, ente che raggruppa associazioni ambientaliste e che si occupa dei trasporti eco-sostenibili, se la differenza tra consumi dichiarati dai costruttori e quelli reali non venisse modificato da norme europee più stringenti, entro il 2030 servirebbero 600 milioni di litri di carburanti aggiuntivi, con un costo di 1.000 miliardi.
Sull’Ue invece, peserebbero i 6 miliardi di barili di petrolio in più che dovrebbero essere importati in Europa e che costerebbero, al prezzo corrente, 360 miliardi di euro e le emissioni nell’ambiente che si moltiplicherebbero in maniera esponenziale.

Il tema delle emissioni sarà sul tavolo del comitato tecnico Ue per gli autoveicoli che si riunisce domani a Bruxelles, dove si discuterà la proposta della Commissione di ridurre a un massimo del 60% entro i prossimi tre anni l’eccesso di emissioni su strada rispetto ai valori di laboratorio. Al momento, infatti, i valori delle emissioni registrati dai test su strada possono essere sino a 400-500% superiori a quelli in laboratorio. I nuovi test su strada entreranno in vigore da Gennaio.

Bruxelles propone quindi un periodo transitorio di tre anni in cui i produttori auto dovranno adeguarsi, tollerando al massimo un 60% in più rispetto all’attuale 400-500% emerso dagli studi.
Normale che le conseguenze più concrete saranno quelle alle tasche dei cittadini che vedranno moltiplicarsi le spese attese sui carburanti, precisiamo attese perchè la reazione dei mercati alla notizia non è prevedibile con certezza, anche se è molto probabile che il prezzo della benzina salirà alle stelle.