Fonte foto: ruoteclassiche.quattroruote.it

La querelle denominata “bollo veicoli storici” si arricchisce di una nuova puntata. Nel corso di questi mesi, a causa della Legge di Stabilità, si sono susseguite varie manifestazioni di protesta da parte degli appassionati, non propriamente contenti di ottemperare al pagamento di una tassa che, fino a qualche mese fa, esisteva in forma ridotta. Nemmeno il 2015, nonostante il malcontento di associazioni, possessori di mezzi ultraventennali, ha cambiato le carte in tavola, con gli appassionati che possiedono un’auto, una moto, con età compresa tra i 20 e i 29 anni di età, obbligati a mettere mano al portafoglio per saldare il bollo sui veicoli storici.

Fonte foto: h24notizie.com
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Una decisione, quella del Governo, che provocherà anche nei prossimi anni danni incalcolabili a un settore di tutto rispetto e capace di “riempire” le casse statali fino a poco tempo fa. Secondo i dati dell’ASI (riferiti ai mesi scorsi ndr), poi, con l’approvazione della vecchia Legge di stabilità, si sarebbero persi ben 300-325.000 veicoli d’interesse storico-collezionistico, con relativo segno negativo anche per gli operatori del settore storico come, ad esempio, i tappezzieri, ormai rassegnati a perdere lavoro.

Inoltre, se ci basiamo sui dati ACI del 2014, che contava in Italia 4 milioni di mezzi con più di 20 anni di età, tra qualche anno questo numero calerà repentinamente fino a toccare i 2,5 milioni. Di questi veicoli, tra auto e moto, però molti saranno lussuosi, come Ferrari e Porsche, posseduti dalla maggior parte della popolazione che gode di una buona forza economica. Però, quasi inaspettatamente, l’Asi e Federconsumatori annunciano battaglia, con una che intende difendere i tanti amanti dei mezzi storici. Ecco il comunicato, tratto dal sito borsaitaliana.it.

Fonte foto: .emirsel.it
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“A seguito di colloqui intercorsi tra le presidenze Asi e Federconsumatori, durante i quali e’ stata sottolineata, ancora una volta, la non opportunità’ dei provvedimenti fiscali assunti nei confronti dei possessori di veicoli storici ultraventennali nella Finanziaria del 2015, con conseguente gravissimo danno per tutti gli operatori del settore, le suddette Federazioni hanno concordato di intraprendere un’azione comune a tutela delle categorie penalizzate da tale provvedimento”. Le due sigle, così, scenderanno in campo per cercare una svolta su una questione che sta arrecando non poche difficoltà a chiunque.

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