Foto. Ilgiornale.it

Ricordate la decisione di Sector No Limits di licenziare Jorge Lorenzo dal ruolo di testimonial? Lo scorso mese di novembre, dopo gli ormai famosi eventi che hanno danneggiato Valentino Rossi, protagonista di episodi controversi (con Marquez e Lorenzo ndr) nel finale della scorsa stagione della MotoGP, l’azienda produttrice di orologi da polso e orologi subacquei aveva deciso di schierarsi dalla parte del “Dottore”. Massimo Carraro, Presidente del Gruppo Morellato (che controlla Sector No Limits) aveva annunciato la decisione di chiudere anticipatamente il rapporto con Jorge Lorenzo, testimonial dell’importante marchio.

A distanza di più di un mese, però, arriva il chiarimento dello stesso vincitore del Mondiale MotoGP 2015 che, attraverso il suo ufficio stampa, mette a tacere le tante indiscrezioni apparse su siti e quotidiani in tutti questi giorni. Di seguito la nota, tratta dal sito motociclismo.it.

“Nel settembre 2015 avevamo già concordato di comune accordo con Sector che non ci sarebbe stato alcun rinnovo di contratto per la sponsorizzazione, in scadenza come d’accordo al termine dei tre anni di collaborazione trascorsi. Era già stato anche notificato che il marchio cinese Zopo, produttore di smartphone, avrebbe occupato la posizione di Sector. Non avevamo annunciato la nuova sponsorizzazione in segno di rispetto per il Marchio italiano che ci ha sostenuti per tre anni. Sector non ha mai comunicato ad alcun membro della squadra di Jorge Lorenzo che avrebbe inviato un comunicato stampa prima del Gran Premio di Valencia”.

“Deploriamo profondamente ogni tentativo di populismo, opportunismo e manipolazione da parte dell’Azienda nell’intento di ottenere benefici da quanto accaduto nelle passate settimane scagliandosi contro il nostro sport e il nostro pilota, prima di un Gran Premio così importante”. Insomma, secondo l’ufficio stampa di Jorge Lorenzo, non c’è stato nessuna chiusura anticipata del rapporto tra Sector e il pilota spagnolo, anche perchè gli accordi erano già stati presi a settembre 2015. Come reagirà, questa volta, Sector?