Foto: spoomewriter.com

Questa volta si poteva, tranquillamente, evitare. Il pensiero degli appassionati MotoGP è racchiuso nella frase trascritta poc’anzi. Un gesto alquanto discutibile che sta causando polemiche inutili e senza senso. Perché mettere ancora di più benzina sul fuoco a poco meno di un mese dall’inizio della nuova stagione che, ricordiamolo, dovrà essere quella del rilancio? La Dorna, la società spagnola organizzatrice del Motomondiale, si è resa protagonista di un avvenimento che sta facendo riflettere fan e addetti ai lavori. Infatti, come riporta il sito Sportal.it, la stessa Dorna ha girato un film-documentario (grazie alla collaborazione di Movistar Yamaha, Mediaset, IB3 e Fondazione Vicente Ferrer) incentrato su Jorge Lorenzo.

Fonte foto: motoblog.it
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La proiezione, dalla durata di 80 minuti, ha debuttato sui canali della televisione spagnola Movistar+. Il titolo del film “Jorge Lorenzo Guerrero”, poi, fa capire come le scene del lungometraggio siano basate esclusivamente sulle emozioni del pilota Campione del Mondo (“immortalato” dalle telecamere in tutte i 18 Gran Premi), ma anche sull’insinuazione del “biscotto” spagnolo e sull’incidente che ha visto coinvolti Valentino Rossi e Marc Marquez durante il GP di Sepang. Il film, visto dai fan iberici, è stato scritto da Ruben Fernandez, in collaborazione con Eugenio de Haro. Dunque, un film-documentario che, secondo molti, rappresenta una sorta di “dispetto” della Dorna nei confronti di Valentino Rossi che, tuttavia, non ha commentato questo episodio. Appare, però, molto strano che la società che si occupa dell’organizzazione e della gestione della MotoGP, collabori per la realizzazione di una proiezione con protagonista un pilota spagnolo.

Fonte foto: formulapassion.it
Fonte foto: formulapassion.it

A mettere altra carne al fuoco, poi, sono arrivate anche le dichiarazioni del CEO di Dorna, Carmelo Ezpeleta che, al quotidiano AS (traduzione tuttomotoriweb.com), ha voluto dire la sua sul rapporto Rossi-Marquez, ma non solo: Io non sto con nessuno. Per me è lo stesso se non fanno pace. Non si può forzare Messi ad essere amico di Cristiano Ronaldo, uguale con Rossi e Marquez. Non c’è bisogno che siano amici. Io e loro sappiamo cosa è successo. Tutti quelli che vedono abitualmente le moto lo sanno. Non firmerei per un altro finale di campionato -afferma l’uomo chiave della MotoGP- come quello scorso, per quanto mediatico fosse. Noi abbiamo bisogno di avere spettacolo in pista e stare attenti agli appassionati dello sport. Meglio evitare una situazione come quella. Quanto avvenuto in Malesia non è stato positivo”. Infine, sulle accuse di Rossi, che aveva parlato di “biscotto spagnolo”, Ezpeleta ha le idee chiare: “Non credo che ci sia stato un biscotto. Le cose sono andate come sono andate, ma non c’era collusione tra Marquez e Lorenzo”.

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