Fonte: calcioweb.eu

A pochissimi giorni dal decisivo GP di Valencia, che deciderà il pilota vincitore del Mondiale MotoGP, emergono altri particolari importanti che riguardano Valentino Rossi. Questa volta Marc Marquez non c’entra, anche se è sempre un suo connazionale sta facendo discutere per una decisione “impopolare”. Stiamo parlando di Jorge Lorenzo, primo rivale di Rossi, nonchè suo compagno di squadra in Yamaha.

Come riporta la Gazzetta dello Sport, infatti, il maiorchino voleva essere una potenziale parte lesa nella discussione tra la Federmoto Internazionale e Valentino Rossi. Il “Dottore”, nei giorni scorsi, ha presentato ricorso al Tribunale d’Arbitrato Sportivo per “eliminare” la penalizzazione dopo i “famosi” fatti di Sepang che farà partire, nel decisivo GP di Valencia, dall’ultima posizione lo stesso Rossi. Proprio su questo, Lorenzo, come ripetuto poc’anzi, voleva riferire altre informazioni al Tribunale Arbitrale, ma da Losanna hanno rifiutato la richiesta dello spagnolo.

Rossi presenta ricorso al Tas- omnicorse
Rossi presenta ricorso al Tas- omnicorse

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Di seguito, la nota del legale di Lorenzo, Albert Valera, che fa chiarezza sulla vicenda: “Dopo che Valentino Rossi venerdì scorso ha deciso di presentare ricorso alla Corte di Arbitrato per lo Sport (TAS) per annullare o ridurre la sanzione inflitta dalla Federazione Internazionale di Motociclismo (FIM) dopo il Gran Premio della Malesia, gli avvocati di Jorge Lorenzo hanno presentato una relazione allo stesso stesso TAS come parte interessata in questo processo”.

“Lo scopo è quello di informare il TAS che un terzo potrebbe essere colpito dalla decisione finale dell’arbitro unico. Jorge è un pilota che sta lottando per il mondiale con Fair Play e un comportamento esemplare in pista e ha voluto informare il TAS che questo processo potrebbe influenzare le possibilità di Jorge come concorrente. La risoluzione odierna del TAS rifiuta la partecipazione di Jorge come parte del processo, ha invece accettato tutte le informazioni supplementari presentate dai suoi avvocati, che è conosciuto come amicus curiae, come parte del fascicolo”.

Fonte: blogspot.com
Fonte: blogspot.com

“E’ per un obbligo morale che abbiamo visto necessario informare il TAS sulla situazione di Jorge come parte interessata in questo processo per tenerne conto. Sapevamo che difficilmente saremmo riuscitio ad essere parte del processo a causa della natura eccezionale del caso. Non è stato il nostro obiettivo di includere George in un processo così complesso, ma di fornire ulteriori informazioni che possono assistere l’arbitro unico a prendere la decisione giusta. In alcun caso andremo a presentare un qualsiasi ricorso, non è mai stata nostro intenzione, né chiedere una sanzione maggiore perché rispettiamo la decisione di di Direzione Gara e FIM. Jorge è assolutamente concentrato sulla gara di domenica e al di fuori della decisione del TAS”. Le dichiarazioni sono state tratte da Repubblica.it

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